Psicantria

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La Psicantria nei cieli del Barone Rosso

Il 7 dicembre 2011, il dirigibile psicantrico si è spinto nuovamente nei cieli del nord est atterrando al jazz club Barone Rosso di Spinea, dove avevamo già suonato quest’estate. Già in luglio avevamo avuto un’ ottima impressione dall’accoglienza dei gestori Aldo e Moreno e dal bel clima del posto, adattissimo alla musica dal vivo. Beh suonare “indoor” è stata un’esperienza straordinaria ed emozionantissima, calcando lo stesso palco che ha visto protagonisti di serate storiche jazzisti di fama come Roberto Gatto o Ares Tavolazzi. Moreno del Barone Rosso è passato dalle pizze al banco del mixer e ci ha fatto da fonico con abilità e sensibilità rara (vedere un fonico bravissimo, ma vestito da pizzaiolo non ha prezzo…). Il pubblico è stato calorosissimo e dopo lunghe insistenze e preghiere (durata: circa 7 secondi) ha ottenuto bis e tris della Psicantria. Ma quello era solo l’inizio perchè la serata è continuata con una indimenticabile cena con i gestori dove Moreno ha raccontato la sua incredibile carriera musicale che l’ha portato anche a collaborare come songwriter con i musicisti di Vasco…e non solo. Riportiamo di seguito la recensione presa dal sito del locale a cura di Tètto.

Mercoledì, 7 dicembre                LA PSICANTRIA

In questo ennesimo appuntamento con la musica il “Barone Rosso” ci ha proposto uno stravagante gruppo composto da uno psichiatra ed uno psicologo, accompagnati da Lorenzo Mantovani alle chitarre. Gaspare Palmieri e Cristian Grasselli sono una coppia strepitosa dove regna l’allegria, anche se i temi affrontati potrebbero toccare la sensibilità di talune persone, invece con la loro leggerezza e competenza riescono a far ridere di quelle tematiche così spiazzanti: a volte facciamo finta che quel mondo non ci riguardi, non abbia niente a che vedere con noi. Ed ecco che arrivano i “Psicantria” con le loro ballate a ricordarci che questa realtà non è poi così lontana, fa parte di noi, delle nostra psiche. Sembra che questi artisti dottori ci prendano per mano e ci dicano: venite piccoli non c’è nulla di cui aver paura è solo un mondo parallelo, dove comunque c’è la voglia di vivere e il desiderio di essere amati.

Bello, interessante e divertente, in particolar modo mi è piaciuta la canzone scritta e cantata da Gaspare: “Mio fratello”, toccante storia di un suo vecchio amico morto prematuramente.

A fine concerto ho apprezzato il loro CD e libro, dove la prefazione è a cura di Guccini, catturato anche lui dallo stile di questo spassoso gruppo che sa divertire senza essere mai banale.

Mi ricorderò, quando andrò fuori di testa del tutto, di farmi curare dai “Psichiatria”: faremo a gara a chi è più spiritoso, consapevoli del fatto che la comicità è sintomo di intelligenza.                                                                                           

                                                                                                                                                                                                          Tétto.

Foto di Luca Marangon.

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